Diario del pellegrinaggio diocesano a Lourdes/1

2 giugno 2024: partenza e viaggio in treno

I numerosi pellegrini sono partiti attorno alle 9 del 2 giugno 2024 da Vicenza con il “treno bianco”, il treno con cui l’UNITALSI accompagna molti ammalati al santuario mariano di Lourdes. In stazione c’era un clima vivace, di attesa mista a speranza allegra, piena di fiducia: la frase più ripetuta era “ti ricordiamo alla grotta e tu ricordaci in questi giorni”. Uomini e donne in uniformi blu passavano discretamente, ma anche con ritmi serrati per completare le ultime operazioni e accertarsi che tutto fosse pronto. Saluti, abbracci, valige da far salire… Scene normali di un viaggio che inizia, se non fosse per la destinazione, Lourdes, e il tipo di viaggio, un pellegrinaggio con tanti ammalati al seguito, che danno subito una nota diversa: certamente sarà un’esperienza forte, che segnerà tutti per l’incontro con un luogo sacro e la fede di tante persone. La prova vivente sono i tanti volontari UNITALSI che tornano tutte le volte che possono a far servizio alla grotta.

La sottosezione di Vicenza, la più antica d’Italia, ha iniziato così il 60esimo pellegrinaggio che conta circa 150 pellegrini dalla diocesi di Padova e 25 da quella di Bolzano. Domani, 3 giugno, partiranno anche i pellegrini che viaggeranno in aereo per ritrovarsi in serata tutti insieme a Lourdes e dare l’avvio ufficiale al pellegrinaggio con la Messa di apertura. Complessivamente i partecipanti sono oltre 700. Anche il vescovo Giuliano partecipa al pellegrinaggio in treno. Con lui altri sacerdoti, tra i quali don Arrigo Grendele, assistente diocesano dell’UNITALSI, ma anche don Sante Grego, vice assistente diocesano, e don Emanuele Billo, viceparroco a Chiampo. 

Tra i pellegrini che presteranno servizio di barellieri, ci sono anche Mirco e Luca, i due giovani che risiedono nella comunità propedeutica “Il mandorlo”. Raccontano così l’inizio di questa esperienza: “Abbiamo accolto con piacere ed entusiasmo l’invito del nostro vescovo Giuliano e così siamo partiti per il pellegrinaggio a Lourdes con tutto il gruppo dell’Unitalsi. Siamo davvero felici di prestare servizio come barellieri e di poter essere vicini ai tanti ammalati che, nonostante le difficoltà del lungo viaggio, si recano in questo luogo santo per affidarsi alla protezione della Madonna. Anche noi ci rechiamo in questo luogo di pellegrinaggio consegnando a Maria il nostro anno trascorso alla comunità del Mandorlo, fiduciosi che ci possa illuminare nella scelta di vita che siamo chiamati a compiere“.