Mercoledì 22
In questa giornata siamo stati a Mafambisse, una città della diocesi di Beira, dove risiedono il diac. Raffael de Oliveira, il diac. Pierluigi Spagnolo e padre Piergiorgio Paoletto, tutti e tre dell’istituto San Gaetano. Abbiamo vissuto una giornata di condivisione della loro esperienza missionaria per poi visitare alcune zone delle loro parrocchie tra cui una scuola dell’infanzia totalmente gestita da loro, che conta all’incirca 100 bambini.
Prima dell’arrivo a Maffambisse, che dista circa 60 km da Beira, ci siamo fermati a Nasarè, luogo che ha accolto don Maurizio Bolzon, e don Davide Vivian (ora attualmente parroco a Torrebelvicino) nel primo periodo di missione, prima della costruzione della nuova canonica. Al termine della colonizzazione portoghese, tutti missionari presenti furono allontanati dal Mozambico e questo luogo (ora utilizzato come centro spirituale e di formazione per laici, religiosi/e e presbiteri) fu un vero e proprio luogo formativo per laici, dove i mozambicani furono preparati per continuare la missione iniziata dai missionari. Se oggi noi siamo qui presenti è anche grazie a questi uomini e donne che permisero di continuare l’annuncio del Vangelo. Questo ci insegna, usando alcune parole di papa Benedetto XVI che “l’essere cristiano non sta nel credere in un concetto o in una filosofia che oggi inizia e domani finisce, ma nel fatto di credere in una Persona, il Signore Gesù, che ha la capacità di orientare tutta la nostra Vita”. Annunciare Cristo non è solo un affare del “prete” o del missionario, ma ogni uomo e donna che hanno fatto esperienza dell’amore del Signore Risorto non possono che esserne testimoni.
Sebastiano Pellizzari