In seguito al decreto legge, 21 settembre 2021, n. 127, che ha esteso l’obbligo della certificazione verde a tutto il settore del lavoro pubblico e privato, e della Nota della Segreteria Generale della CEI Certificazione verde e attività di religione e culto. Prime indicazioni circa le attività per cui è necessaria la certificazione verde a partire dal prossimo 15 ottobre del 1° ottobre 2021 (cfr. allegato), si riporta il seguente schema che specifica quando è necessaria la Certificazione Verde Covid -19 (Green Pass) e quando invece se ne può fare a meno, integrando la nota già spedita in data 7 settembre 2021 (Prot. Gen. 432/2021).
Come ribadisce la Segreteria della CEI «pare opportuno, al di là delle previsioni normative statali e dei relativi obblighi e adempimenti, ribadire l’invito, soprattutto per coloro che a vario titolo sono coinvolti in attività pastorali caratterizzate da un maggior rischio di contagio (ministri straordinari della Comunione; coristi e cantori; ovvero attività di catechesi in gruppi; visite ai malati), di accedere, in mancanza di documentati impedimenti, alla vaccinazione quale concreto gesto e “atto di amore” verso il prossimo».
Si anticipa che le presenti indicazioni potranno essere aggiornate a breve, considerando la continua evoluzione normativa legata all’emergenza sanitaria.
Attività pastorali e utilizzo della certificazione verde COVID-19(ZONA BIANCA) |
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Attività | Indicazioni |
Celebrazioni e momenti di preghiera | Possibili nel rispetto del Protocollo previsto per le celebrazioni liturgiche. Non è necessario il Green Pass. |
Battesimi, Prime Confessioni, Comunioni e Cresime | Possibili nel rispetto del Protocollo previsto per le celebrazioni liturgiche. Non è necessario il Green Pass. |
Funerali | Possibili nel rispetto del Protocollo previsto per le celebrazioni liturgiche. Nel caso di funerali con alta partecipazioni di fedeli si valuti di fare una celebrazione liturgica in cimitero o in luoghi aperti fuori dalla chiesa. Non è necessario il Green Pass. |
Visita agli ammalati | La visita e la comunione agli ammalati sono consentite solo con l’esplicito consenso dei familiari e nel rispetto delle precauzioni sanitarie (uso della mascherina, distanza interpersonale di un metro, ecc.). Il ministro, ordinario o straordinario, si dovrà igienizzare le mani con apposito detergente prima e dopo aver comunicato l’infermo. Per portare la Comunione ai malati i Parroci, valutandone l’opportunità, possono affidare questo compito a un parente fidato e conosciuto, convivente con il malato. Si chiede di svolgere il servizio solo se ci si trova nelle condizioni previste per il certificato verde. |
Catechismo | In attesa di aggiornamenti, rimane valido il protocollo “Linee orientative per la ripresa dei percorsi educativi per minori” del 1° settembre 2020. Si chiede di svolgere il servizio solo se ci si trova nelle condizioni previste per il certificato verde. |
Riunioni degli Organismi pastorali | Possibili in presenza. Si fornisca ai partecipanti la possibilità di scegliere se intervenire in presenza oppure a distanza. Non è necessario il Green Pass. |
Attività pastorali (catechesi, testimonianze e incontri per adulti, gruppo missionario, gruppi fidanzati…) | Possibili in presenza, anche se la legislazione attualmente in vigore “raccomanda fortemente” che le “riunioni private” siano tenute nella modalità “a distanza” (on line). Si chiede agli operatori pastorali di svolgere il servizio solo se ci si trova nelle condizioni previste per il certificato verde.
In caso di attività con i minori va tenuto conto anche delle “Linee di indirizzo. Organizzazione delle attività educative e ricreative per minori” del maggio 2021. |
Processioni | Possibili seguendo i protocolli. Non è necessario il Green Pass. |
Bacio a reliquie o altri oggetti di devozione | Non possibili. |
Prove del coro e servizio del coro durante le celebrazioni | Possibili in presenza rispettando il protocollo previsto per le celebrazioni liturgiche. Si chiede ai cantori di svolgere il servizio solo se ci si trova nelle condizioni previste per il certificato verde. |
Concerti in chiesa | Possibili seguendo i protocolli. Cfr. “Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali” pp. 13-15. Green Pass necessario. |
Congreghe | Possibili in presenza. Non è necessario il Green Pass. |
Pranzi tra il clero del Vicariato | Si rispetti sempre la distanza interpersonale di almeno 1 mt. Al chiuso le persone allo stesso tavolo non possono essere più di 6.
Green Pass necessario per il servizio al tavolo al chiuso. |
Apertura degli spazi parrocchiali alla libera frequentazione | Possibili nel rispetto delle “Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali”, pp. 25-26. Non è necessario il Green Pass. |
Apertura del bar dell’oratorio | Possibile nel rispetto dei protocolli. Cfr. “Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali” p. 4. Ciascun tavolo potrà ospitare non più di 6 persone al chiuso. Non c’è limite massimo all’aperto. Green Pass necessario per il servizio al tavolo al chiuso.
Se legati a una associazione o ente del Terzo Settore (es. Noi Associazione), si rinvia alle indicazioni specifiche fornite dalle associazioni stesse. |
Doposcuola | Possibile seguendo i protocolli. Cfr. “Linee Guida per la gestione in sicurezza di attività educative non formali e informali, e ricreative, volte al benessere dei minori durante l’emergenza COVID-19”. Si chiede agli educatori di svolgere il servizio solo se ci si trova nelle condizioni previste per il certificato verde. |
Proiezioni, spettacoli teatrali, concerti in cinema e teatri o all’aperto | Possibile seguendo i protocolli. Cfr. “Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali” pp. 13-15. Green Pass necessario. |
Convegni, congressi e presentazioni di libri | Possibile seguendo i protocolli. Cfr. “Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali” pp. 29-30. Green Pass necessario. |
Apertura di Musei, Archivi, Biblioteche e luoghi della cultura | Possibile seguendo i protocolli. Cfr. “Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali” p. 23-24. Green Pass necessario anche se l’attività è all’aperto.
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Centri culturali, sociali e ricreativi (Es. Circolo culturale parrocchiale, centro per anziani…) | Possibili seguendo i protocolli. Cfr. “Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali” p. 27. Green Pass necessario solamente se l’attività è al chiuso. |
Attività residenziali rivolte ai minori (Es. week-end di spiritualità, uscite di gruppo…) | Possibili seguendo i protocolli. È raccomandato il tampone per tutti, anche per i vaccinati. Si chiede ai maggiorenni (educatori, cuochi, ecc.) di svolgere il servizio solo se ci si trova nelle condizioni previste per il certificato verde. È necessario il Green Pass per utilizzare i pullman privati e alcuni mezzi di trasporto pubblici. |
Attività residenziali rivolte ai maggiorenni (Es. uscite animatori, week-end di formazione/spiritualità…) | Possibili seguendo i protocolli.
È necessario il Green Pass. |
Attività delle Caritas parrocchiali | Si chiede agli operatori pastorali caritas di svolgere il servizio solo se ci si trova nelle condizioni previste per il certificato verde. Per le persone beneficiarie che accedono ai Centri di ascolto non viene richiesto il Green Pass, attenendosi precisamente al rispetto delle precauzioni sanitarie (uso della mascherina, distanza interpersonale di almeno un metro, aerazione della stanza, igienizzazione delle superfici dopo ogni colloquio, etc).
Le condizioni di accesso delle persone beneficiarie dei servizi-segno dovranno essere valutate localmente con il parroco, in quanto dipendono: – dal luogo in cui si svolge (sede autonoma con accesso esterno o luogo promiscuo, con eventuale compresenza di attività svolte da dipendenti, etc); – dalla tipologia dei servizi stessi (es. una mensa si configura come ristorazione, e richiede pertanto Green Pass se il pasto è consumato all’interno; la distribuzione alimenti si configura come un supermercato, e pertanto non richiede green pass per i beneficiari). |
Concessione di spazi parrocchiali per uso terzi | Possono essere concessi spazi per riunioni di soggetti terzi (gruppi, associazioni, condomini, ecc), garantendo sempre il rispetto delle norme sanitarie e di distanziamento da parte dei partecipanti e degli organizzatori e sottoscrivendo un’apposita convenzione temporanea. È responsabilità dei soli organizzatori dell’incontro assicurare il rispetto di tutte le misure di sicurezza, compreso eventuale controllo del Green Pass.
Nello specifico della richiesta di ambienti per feste private si rinvia, inoltre, ai “Chiarimenti Regione Veneto 7 giugno 2021”; vista la difficoltà nel gestire simili attività, va fatta molta attenzione che vengano rispettate le indicazioni previste. |
Accesso al Centro Diocesano “Mons. A. Onisto” | È necessario il Green Pass. |
Rapporti di lavoro alle dipendenze di enti ecclesiastici (diocesi, parrocchie, ecc.) | È necessario il Green Pass per tutti i “lavoratori” (rapporto di lavoro subordinato; collaborazioni, anche occasionali; consulenze o servizi; volontari e stagisti all’interno di un ambito lavorativo, ecc.).
Si specifica che i volontari interessati sono quelli che collaborano con lavoratori (ad esempio i volontari che coadiuvano i sacristi regolarmente assunti). |
Cura e manutenzione di chiese, oratori, spazi parrocchiali, ecc. in assenza di rapporti di lavoro dipendente. | Si chiede ai volontari di svolgere il servizio solo se ci si trova nelle condizioni previste per il certificato verde. |
SI RICORDA CHE:
- Il possesso del Green Pass non deroga in alcun modo i Protocolli in vigore: dovranno pertanto essere rispettate tutte le misure previste (uso della mascherina, distanziamento interpersonale, igienizzazione delle mani, lista dei presenti da conservare per 14 giorni, ecc.).
- I titolari o i gestori dei servizi e delle attività, nonché i loro delegati, per i quali è introdotto l’obbligo del Green Pass devono verificare il possesso di idonea certificazione. La certificazione dovrà essere esibita unitamente a un documento d’identità valido (Carta d’Identità, Passaporto, Patente di Guida…). Per maggiori informazioni si rinvia a https://www.dgc.gov.it/web/app.html
- Se una persona prende parte senza Green Pass a un’attività per la quale è obbligatorio, è prevista una sanzione pecuniaria da 400 a 1000 euro sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.
- I datori di lavoro “sono tenuti a verificare il rispetto” degli obblighi in capo ai lavoratori e, a tal fine, debbono definire “entro il 15 ottobre 2021, le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche”, e individuare con atto scritto uno o più soggetti a cui delegare materialmente l’attività di controllo. Ai fini della verifica deve essere utilizzata l’applicazione denominata Verifica C19, che consente di appurare l’esistenza e validità del “green pass” mediante lettura del QR Code. Non sono ammesse modalità alternative di controllo, quali ad esempio l’autocertificazione.